Information Architect: chi è, cosa fa

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Approfondimenti

Information Architect. Parlare di architettura dell’informazione significa tirare in causa il professionista che se ne occupa. Non farlo sarebbe un po’ come parlare di architettura senza parlare degli architetti. O della cucina senza parlare degli chef.

Secondo Techopedia “An information architect is an individual who works to make information attractive and accessible to an audience”. Che tradotto in un italiano accettabile suona più o meno così: “Un architetto dell’informazione è un individuo che lavora per rendere le informazioni attraenti e accessibili a un pubblico”.

Le parole chiave di questa definizione sembrano essere “informazioni attraenti” e “informazioni accessibili”.

Dove però il termine accessibile sembra essere utilizzato in modo più ampio rispetto all’accessibilità come siamo abituati a considerarla. Da anni siamo abituati a considerare l’accessibilità come la “capacità dei sistemi informatici di erogare servizi e fornire informazioni fruibili, senza discriminazioni, anche da parte di coloro che a causa di disabilità necessitano di tecnologie assistive o configurazioni particolari”. 

Mentre secondo la definizione di Techopedia accessibile sembra essere un aggettivo più rivolto all’usabilità (per come noi comunemente la intendiamo).

L’Information Architect

Non ci permettiamo di dissentire da questa definizione. Tuttavia a noi piace immensamente di più lo non definizione che Stefano Bussolon (che è uno dei maggiori esperti italiani di Information Architecture) ha già avuto modo di condividere sul nostro blog. Il post dove se ne discute ha un titolo provocatorio: Il cameriere dell’informazione.

Leggendo questo articolo appare immediatamente evidente come le informazioni per diventare attraenti e accessibili non debbano essere affrontate solo da un punto di vista ma è necessario che queste debbano essere analizzate da numerose angolazioni. La frase “Non esistono solo persone diverse ma momenti diversi per le stesse persone” crediamo sia sufficiente a spiegare la complessità di questa affascinante professione.

L’Information Architect fuori dalla metafora del cameriere

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Ma in definitiva cosa fa un Architetto dell’Informazione?

In breve: identifica e rappresenta la struttura degli elementi informativi e funzionali di un progetto Web, attraverso differenti canali di fruizione (ad esempio diversi dispositivi), al fine di favorirne la reperibilità, la funzionalità e l’usabilità, adottando un approccio di design centrato sull’utente.

In dettaglio un Information Architect:

  • Contribuisce a definire il perimetro informativo e funzionale, attraverso strumenti quali la stakeholder analysis, il benchmarking – analisi competitiva, l’analisi dei contenuti esistenti, il free listing, ed altri strumenti di esplicitazione della conoscenza.
  • Identifica gli elementi concettuali e delineare una ontologia degli oggetti e dei concetti anche in prospettiva di un approccio semantico.
  • Definisce la macro-architettura degli elementi informativi e funzionali, attraverso strumenti quali il card sorting, l’affinity diagram, la cognitive-behavioural , la task analysis, e attraverso adeguati processi di clustering.
  • Declina gli strumenti di navigazione dell’informazione sui diversi canali e dispositivi, adattando la macro-architettura ai diversi contesti di fruizione.
E inoltre:
  • Delinea, in collaborazione con l’UX-UI designer, la microarchitettura informativa, ovvero la rappresentazione dell’informazione nella vista di ogni elemento concettuale (ontologia) e delle più importanti funzioni, attraverso la produzione di template in forma di wireframe, blueprint e/o  prototipi; quando opportuno, la micro-architettura va  declinata sui diversi canali di fruizione o, in alternativa, va  definita una microarchitettura capace di adattarsi ai vari  dispositivi (responsive design).
  • Identifica il lessico e la terminologia adeguati alla comprensibilità degli utenti, rispettando eventuali vincoli  terminologici (ad esempio di tipo legale o tecnico), attraverso la creazione di vocabolari controllati, tassonomie, parole chiave.
  • Identifica adeguati strumenti che permettano l’inserimento, il vaglio e la strutturazione di contenuti generati dagli utenti (UGC)

Una bella presentazione delle attività di un Information Architect è rintracciabile a questo link. Che riprende e spiega tutti i concetti riportati nella lista di cui sopra. Neanche a dirlo l’autore della presentazione è il Prof Bussolon.
Qui il link per scaricarla

Ma, voi di Aryanna, siete architetti dell’informazione?

Si. Tra di noi c’è un gruppo di Information Architect. Ma non solo.

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Va da sé che per rispondere alla mission che ci siamo dati uno dei pilastri cui ci ispiriamo sono le best practice dell’Architettura dell’informazione. Ma anche ai principi dell’Usabilità, dell’User Centered Design, della Content Language Usability, del Knowledge Management … e lo facciamo conoscendo perfettamente tutte le tecnologie che sorreggono questi principi.

Non a caso una delle aree di eccellenza di Aryanna è quella relativa alla riorganizzazione e riscrittura delle procedure sui principali applicativi di CRM e di KM (Salesforce, Sap, Siebel, etc) in modalità interactive Knowledge.

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